La storia dei piatti e il passaggio ai piatti usa e getta ecologici
Mangiare insieme ha sempre significato una celebrazione di momenti di gioia condivisi con gli altri.
Nella storia della nostra specie, piatti e stoviglie hanno segnato un punto di svolta nella cultura alimentare. Il piatto, in particolare, è il simbolo per eccellenza del mangiare in compagnia, un concetto profondamente radicato nell’uomo che ha influenzato la produzione gastronomica e la cultura del cibo, improntate alla condivisione e alla celebrazione di riti sociali.
Per chi opera nel settore food, le soluzioni compostabili per ristoranti, street food e pizzerie rappresentano una scelta concreta per unire tradizione, praticità e rispetto per l’ambiente.
Argomenti che tratteremo:
1. L’evoluzione dei monouso, un segno dell’evoluzione dell’uomo (4+1 soluzioni alternative alla plastica)
2. La storia dei piatti
3. I piatti moderni
4. I piatti monouso in plastica
5. I piatti in bioplastiche
6. Polpa di cellulosa e Mater-Bi
7. Cartoncino Biocoated e rivestito in PLA
8. Foglie di palma e Piatto Leaf
Piatti biodegradabili, per un futuro più consapevole.
Segno di convivialità e famiglia, il piatto si è evoluto nella storia in molteplici forme. Vediamole insieme.
I piatti nella storia
Fin da epoche antichissime (le civiltà cretesi e greche) abbiamo traccia di un oggetto su cui artisti e designer ante litteram si applicavano nella ricerca di stili e forme.
Realizzato in vari materiali, dalla terracotta al legno e persino all’oro, il piatto ha segnato la distinzione fra classi sociali ma ha anche appianato le differenze nel momento delle celebrazioni insieme.
La stoviglia, anche quando fatta di semplice terracotta, è sempre stata un oggetto simbolo della casa e della famiglia, da conservare, pulire e tramandare.
I piatti moderni
Ancora oggi ile fondine tradizionali per molti versi non hanno perso quel ruolo di prestigio e status symbol che avevano in passato. In ogni famiglia si possiede un servizio di piatti buono, spesso con la funzione di onorare la presenza di un ospite, così come non è infrequente per una giovane coppia ricevere stoviglie pregiate come dono di nozze.
Innovazione e design nel mondo del piatto sono un tratto caratteristico nel panorama italiano. Tradizioni come quella di Castelli nell’arte della ceramica hanno reso l’Italia celebre nel mondo, mentre aziende prestigiose come Tognana propongono prodotti di alto profilo estetico e qualitativo, con un design moderno e funzionale.
I piatti monouso in plastica
Con la rivoluzione chimica e capitalistica, le necessità di consumo e praticità della nuova economia hanno permesso la diffusione delle stoviglie e dei piatti monouso.
Mangiare senza preoccuparsi di lavarli, meglio ancora della lavastoviglie, è diventata una priorità non solo nella ristorazione ma anche nell’ambiente domestico.
Peccato che la plastica sia fatta con il petrolio e si accumuli per centinaia di anni nell’ambiente, e anche quando riciclata produce un carbon footprint non indifferente. Per quanto si sia cercato di ovviare al problema avviando programmi di riciclo della plastica, questo tipo di intervento non è comunque sufficiente.
I piatti usa e getta ecologici
Il progresso scientifico però non porta solo problemi, per fortuna li risolve anche: già da decine di anni ci sono numerose aziende chimiche che si sono poste l’obiettivo di realizzare materiali resistenti e funzionali come la plastica, ma biodegrdabili e a minor impatto ambientale.
Ma di cosa sono fatti?
Innanzitutto dobbiamo distinguere tra piatti in plastica biodegradabile, cioè realizzati in normale plastica con l’aggiunta di additivi che la rendono biodegradabile, e piatti in bioplastica, cioè creati a partire da polimeri di origine completamente vegetale.
Piatti monouso ecologici per ogni occasione
In realtà le bioplastiche non sono l’unica valida alternativa alla plastica tradizionale: ormai i piatti monouso biodegradabili sono reperibili in diverse forme e materiali che li rendono adatti veramente a qualsiasi scopo e occasione, non solo per uso domestico ma anche professionale per la ristorazione e per l’asporto. Vediamo nel dettaglio quali nuovi materiali sono presenti sul mercato.
Polpa di cellulosa e Pla (acido polilattico)
La polpa di cellulosa è un materiale ricavato dal legno tramite processi chimici di lavorazione e sbiancamento del tronco degli alberi. Si ottiene una stoviglia monouso adatta a contenere ogni tipo di pietanza, anche cibi caldi o liquidi.
Il Mater-Bi è una bioplastica completamente biodegradabile e compostabile, idonea non solo per la produzione di stoviglie ma anche di sacchetti della spesa, per la raccolta dei rifiuti organici e molto altro.
È un materiale creato e brevettato in Italia dal 1990.
Piatti in cartoncino Biocoated e rivestiti in PLA
Il cartoncino Biocoated è un cartoncino foderato in materiale biodegradabile in modo da essere impermeabilizzato e quindi reso adatto a contenere anche cibi caldi, liquidi e oleosi, senza perdere in smaltibilità.
Il cartoncino foderato in PLA, invece, ha un rivestimento biodegradabile ricavato dall’amido di mais, che ha la medesima funzione impermeabilizzante e isolante. Con questo materiale non vengono realizzati piatti bensì barchette, una valida alternativa dal design peculiare, utilizzabili per esempio anche per servire sushi e piatti esotici.
Foglie di palma
I piatti in foglia di palma sono realizzati attraverso la semplice pressatura di foglie di palma lavate ed essiccate.
Questo significa che vengono prodotti senza l’aggiunta di additivi chimici, e dunque sono al 100% vegetali. Inoltre, ogni piatto è unico nel colore, perché non viene sbiancato ma mantiene le naturali venature della foglia. I piatti in foglia di palma, infatti, oltre che per il basso impatto ambientale sono spesso molto apprezzati anche per la peculiarità e la bellezza del design.
Piatti biodegradabili, per un futuro più consapevole e sostenibile
Il piatto tradizionale è stato bocciato dal nuovo stile di vita consumistico perché svantaggioso in termini di tempo e igiene, ma non dobbiamo dimenticare che, in termini di impatto ambientale, è sicuramente preferibile a ogni altro tipo di stoviglia.
Detto questo, se non possiamo fare a meno del monouso non possiamo neanche fare a meno di interrogarci sulle conseguenze che le nostre scelte hanno sull’ambiente e preferire materiali eco-friendly. Il cartoncino, la polpa di cellulosa, la foglia di palma, le bioplastiche e il Mater-Bi sono materiali per piatti usa e getta ecologici per chi ha a cuore il futuro del nostro pianeta e non vuole rinunciare al monouso.
Sono materiali biodegradabili ma allo stesso tempo resistenti, versatili e funzionali. Chi li sceglie prende una netta posizione sul piano etico e si avvia verso il futuro.
Sì, perché il futuro non può che essere questo: un’umanità responsabile che rifiuta lo sfruttamento incontrollato delle risorse non rinnovabili della Terra e pratica scelte razionali e a basso impatto nella vita quotidiana, dove tutti nel proprio piccolo fanno la differenza.