Plastica monouso e raccolta differenziata: facciamo chiarezza
Nel 2024, molti consumatori e operatori del settore continuano a conferire piatti e bicchieri in plastica monouso nella raccolta differenziata, sulla base delle indicazioni fornite da Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in plastica. Ma quanto di questa plastica viene davvero riciclato?
Per comprenderlo, è necessario distinguere tra le indicazioni teoriche e l’effettiva capacità tecnica ed economica degli impianti di selezione e riciclo.
Cosa dice Corepla sulla plastica monouso nel 2024?
Corepla continua a includere le stoviglie di plastica tra i materiali destinabili alla raccolta differenziata. Tuttavia, non tutte le stoviglie conferite seguono poi un percorso di effettivo riciclo. Leggerezza, contaminazione da residui alimentari e complessità dei polimeri rendono difficile la valorizzazione di questi materiali nei flussi industriali.
I limiti reali del riciclo: dati e problemi attuali
Nel 2024, la maggior parte delle stoviglie in plastica monouso non viene realmente riciclata. Alcuni degli ostacoli principali:
- Difficoltà nella selezione automatizzata per via di peso e forma
- Contaminazione con residui di cibo, che ne pregiudica la qualità
- Costi di riciclo elevati rispetto al valore del materiale recuperato
In molti casi, questi articoli finiscono in discarica o incenerimento, alimentando il ciclo dell’inquinamento da plastica.
Le conseguenze ambientali di un sistema poco efficiente
Quando le stoviglie in plastica non vengono riciclate correttamente, si generano effetti negativi significativi:
- Accumulo di rifiuti e saturazione delle discariche
- Emissione di CO₂ e sostanze inquinanti da incenerimento
- Inquinamento da microplastiche nei suoli e nei mari
- Dipendenza da risorse fossili per la produzione di nuova plastica
L’alternativa sicura e circolare: le stoviglie compostabili
Per il mondo degli eventi, sagre, mense, catering e ristorazione veloce, l’alternativa concreta esiste: le ecostoviglie compostabili, realizzate con materiali di origine vegetale e certificate secondo la normativa EN 13432.
I vantaggi sono evidenti:
- Smaltimento nell’organico (frazione umida), insieme agli scarti alimentari
- Zero rifiuti non riciclabili
- Compost finale riutilizzabile in agricoltura
- Immagine aziendale più responsabile e coerente con i valori della sostenibilità
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Le ecostoviglie e i bicchieri compostabili di Ekoe sono progettati per garantire performance professionali e basso impatto ambientale. Scegliere compostabile significa abbandonare le false soluzioni e contribuire davvero a un’economia circolare.
FAQ
Qual è la situazione del riciclo delle stoviglie di plastica monouso in Italia nel 2024?
La riciclabilità rimane limitata: molte stoviglie non vengono effettivamente recuperate.
Cosa dice Corepla sulla plastica monouso?
Nel 2024 Corepla continua a suggerire il conferimento in differenziata, ma i dati mostrano basse percentuali di riciclo.
Quali sono le difficoltà tecniche nel riciclo delle stoviglie?
Peso ridotto, contaminazione da cibo e composizione complessa.
Quali sono i rischi ambientali di una bassa riciclabilità?
Accumulo di rifiuti, inquinamento da microplastiche, uso di risorse fossili.
Qual è l’alternativa sostenibile nel 2024?
Ecostoviglie, stoviglie riutilizzabili e bicchieri compostabili certificati EN 13432.
Perché scegliere stoviglie compostabili o riutilizzabili oggi?
Per ridurre l’impatto ambientale, migliorare la gestione dei rifiuti e rafforzare l’immagine dell’attività.
Dove trovo stoviglie compostabili o riutilizzabili per il mio evento?
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